Lettera riguardante la telefonia – Nuoro – 15 dicembre 1995

Illustre Onorevole,
sollecitato da alcuni dipendenti della telefonia pubblica sottopongo alla Sua cortese attenzione alcuni problemi che mi sembrano meritevoli di approfondimento e, se lo riterrà, d’iniziative parlamentari.
– Piano Socrate
Prevede l’informatizzazione dell’intera rete telefonica sarda. Del tutto evidenti i grandi vantaggi che al sistema delle comunicazioni interne ed esterne deriverebbero dal realizzarsi di un tal piano di ammodernamento coerente con le nuove tecnologie già in atto in altre parti del mondo.
La messa in opera di tale progetto darebbe lavoro, per circa due anni, a molte decine (o centinaia ?) di unità lavorative.
Mi dicono che il piano, pur previsto per la Sardegna, sarebbe ora in pericolo di annullamento o, quantomeno, di forte riduzione.
– Servizi all’Utenza
A questo servizio sono addetti in Sardegna un certo numero di operatori telefonici (quando non riesco a collegarmi in teleselezione mi rivolgo al “10” e, dopo breve attesa, risolvo, di norma, i1 problema).
L’Azienda ha deciso di abolire il servizio regionale per concentrarlo a Catania ove è previsto l’impiego di ottanta operatori in due turni: 40 al mattino e 40 la sera.
L’Azienda risparmierà molti salari rispetto agli odierni 400, ma è certo che l’utenza sarà costretta ad attese intollerabili, cadenzate dal disco che ripete l’invito a pazientare.
– Radio Costiere
Altro programma abolitorio riguarderà la stazione radio di “Campu Mannu” la cui presenza garantisce il servizio di assistenza ai naviganti della costa sarda.
Anche in questo caso, così pare, l’ipotesi è quella di concentrare il servizio a Fiumicino (o altrove).
Mi si dice che in tale ipotesi sarà sicuramente garantita l’assistenza – nel settore turistico, peschereccio e mercantile – agli yacht ed alle imbarcazioni maggiori, dotati di apparecchi radio di notevole potenza mentre sarebbero penalizzate le imbarcazioni minori, la stragrande maggioranza!, che dispongono di apparecchiature radio di minore potenza ed il cui raggio di azione è oggettivamente limitato. L’ironia insita in tale prospettiva è che sono le imbarcazioni minori ad essere esposte a più gravi pericoli perché le maggiori, oltre a disporre di scafi più sicuri, di personale più professionalizzato, di radio più potenti, di canotti di salvataggio efficienti, dispongono, dì norma, anche di telefoni cellulari aventi abilitazione nazionale ed internazionale.
Personalmente non dispongo di adeguati riscontri per verificare la rilevanza e la fondatezza di quanto a me – ed ora a Lei – segnalato, ma, rifacendomi alla esperienza dì parlamentare, penso, data la natura degli argomenti, non Le sarà difficile effettuare i necessari controlli ed assumere le iniziative che riterrà più giuste.
Grazie dell’attenzione. Con i migliori auguri per il Suo lavoro e per le prossime festività.