Lettera al Direttore La Nuova Sardegna –16 maggio 2000

Caro Direttore,
ho letto sui giornali di ieri che nel centro sinistra era circolato il mio nome come possibile candidato nel collegio d’Ogliastra in sostituzione del giovane parlamentare che la rappresentava, perito di recente in uno sciagurato incidente automobilistico.
In effetti sono stato interpellato, oggi si dice “sondato”, circa una mia disponibilità alla candidatura da autorevole esponente del centro sinistra al quale mi lega, fra l’altro, un cordiale rapporto di amicizia. Mi parlava di scelta unitaria dei partiti di centro sinistra
Pur ringraziando per l’atto di stima non ho risposto sì, ma mi sono riservato di valutare la proposta informandone il mio partito. Non c’è stato bisogno perché i giornali di ieri facevano già altri nomi ed io mi ero affrettato a mandare una lettera-fax ai quotidiani sardi per dichiarare la mia indisponibilità, visto che sono disponibile solo per battaglie volte ad unire sardi e non a dividerli.
Poi ho ripensato all’inutilità della precisazione, facendo in cuor mio gli auguri più cordiali al futuro eletto visto che dovrà lottare in trincea e non occupare una poltrona.
Perché scrivo? Sulla Nuova di oggi si parla di un duello fra me e Loddo per la candidatura. Quale duello? Io non mi sono offerto, né avevo sciolto la riserva circa la possibile accettazione, visto che l’anno che precede le elezioni è dedicato di norma ad una strisciante, sterile e logorante campagna elettorale cui sono purtroppo sacrificati i veri interessi delle popolazioni.
Credo di aver reso nella mia militanza politica prove di impegno e di dignità. I duelli non li ho mai ingaggiati per ottenere candidature ma in battaglie più dure e concrete che avevano il pregio della nobiltà.