Lettera al segretario del Partito Sardo d’Azione – 27 aprile 1989

Caro segretario,
le ultime vicende politiche all’interno del Partito mi hanno convinto dell’opportunità di ritirarmi dall’attività politica rappresentativa dichiarando perciò l’indisponibilità a qualsivoglia candidatura sia per il rinnovo del Parlamento Europeo che del Consiglio Regionale.
Ho dato al Partito e alle istituzioni, con fervido impegno, ogni energia intellettuale e fisica, lavorando oltre ogni possibilità di resistenza. Ma questo non ha usurato né l’entusiasmo, né la volontà di confronto con i nostri avversari o alleati politici. Ciò che mi ha tolto ogni gioia e volontà di lotta mi viene dalla consapevolezza di essere letteralmente divorato dall’interno del Partito, del mio Partito.
Qualunque ipotesi che mi veda esposto a rappresentare il Partito scatena appetiti o concorrenze che non ho alcuna voglia di contrastare.
Le cariche pubbliche non servono agli eletti, ma debbono servire agli elettori.
Poiché vi sono volontari in gran numero e sono vivaci e minacciosi, che si accomodino, prendano, ottengano e trionfino.
Non voglio costituire ostacolo a nessuno. Neppure a te che, per quanto sento, il Segretario di Federazione penserebbe di candidarti quale capolista a Cagliari.
Che dire? In bocca al lupo.