Comunicato stampa “ Ps d’Az e Lega: confronto, non connubio – 16 dicembre 1990 – Consiglio Regionale Cagliari

Si è svolta oggi nella sala stampa del Consiglio regionale a Cagliari la conferenza stampa di presentazione del convegno “Quale federalismo?”, che vedrà confrontarsi nella intera giornata di sabato i massimi responsabili politici di Lega Nord e Partito Sardo d’Azione. Il segretario nazionale sardista Italo Ortu ha spiegato ai giornalisti delle testate regionali il senso dell’iniziativa. “Si tratta di un confronto, non di un connubio – ha detto Ortu – sul tema del federalismo che vogliamo fare direttamente con un movimento che dice di ispirarsi ad un’idea che il nostro partito porta avanti da settanta anni. Abbiamo invitato anche le altre forze politiche ad un confronto sugli stessi temi, ma dobbiamo registrare una politica contraddittoria. Il Partito Popolare, ad esempio, ha respinto nella sua prima assemblea la fìproposta federalista fatta da Nino Carrus, mentre in altre occasioni abbiamo potuto sperimentare che le posizioni di alcuni partiti sardi che si dicono autonomisti e federalisti in Sardegna, a Roma diventano tutt’altra cosa”. In risposta ad una precisa domanda di una giornalista, Ortu ha mostrato di non gradire alcune posizioni espresse dal leader leghista sardo Pietro Melis che al convegno del Carroccio di Assago ha proposto l’ingresso della Sardegna nella Repubblica del Nord. Sui recenti “annullamenti” tra il presidente della Fininvest Silvio Berlusconi e i seguaci di Alberto da Giussano, Ortu ha dichiarato che “non siamo certamente d’accordo sul fatto che un editore diventi il capo politico di un partito, ma credo che alla gente interessino in questo momento cose serie, e cioè una politica concreta per uscire da questo stato di crisi economica che penalizza soprattutto le zone deboli come la Sardegna.” Alcuni cronisti hanno chiesto esplicitamente se si può ormai parlare di un’alleanza elettorale tra Lega e Partito Sardo. “Ripeto che sabato si tratterà di confrontare due tesi federaliste – ha ribadito Ortu – è l’evoluzione della politica in Italia a richiederlo. Non si capisce perché la cosa crei scalpore: all’ultima festa nazionale dell’Unità c’è stata una serata intera dedicata al confronto con i leader leghisti mentre, rispetto al problema delle alleanze vorrei sottolineare che il PDS sostiene le giunte leghiste a Varese e in altre città del Nord”. Più esplicito è stato il dirigente dei Quattro Mori, Mario Carboni: “Alle altre forze politiche proporremo i punti del nostro programma europeista e federalista – ha spiegato Carboni – e se nessuno ci darà le garanzie che chiediamo, leghisti e progressisti possono stare tranquilli che i sardisti si presenteranno da soli con il loro simbolo alle elezioni. I Quattro Mori rappresentano non solo il PSd’Az, ma tutta la Sardegna che mio come in questo momento ha bisogno di essere difesa.”
Alla conferenza stampa era presente il deputato sardista Giancarlo Acciaro che ha sottolineato come lo scalpore suscitato dall’incontro sardisti-leghisti testimonia della preoccupazione di interi settori di potere regionale assistiti che temono di perdere i loro privilegi.
Francesco Casula, direttore de Il Solco ed estensore delle tesi del prossimo congresso sardista, ha stabilito il carattere di confronto critico con la Lega e “non il fidanzamento o matrimonio” attaccando la Lega Sarda di Pietro Melis. “Ni ci confrontiamo direttamente con Lega Nord perché la Lega sarda è inconsistente – ha detto Casula – speriamo che anche la Lega non sia un partito di quelli italiani con la lingua biforcuta, che in Sardegna sostengono una tesi e a Roma, o a Milano, un’altra.
L’on. Mario Melis (promotore, con il gruppo del Parlamento Europea Arc en ciel, del confronto), impegnato in altra sede per l’assolvimento del suo mandato, ha fatto pervenire una dichiarazione con la quale esclude che il dibattito aperto con la Lega preluda ad intese elettorali o ad altri accordi politici.
Si colloca nel contesto di un ampio dibattito che il parlamentare europeo, d’intesa con il Partito Sardo, intende promuovere con tutte le forze democratiche sul tema del federalismo e sugli impegni che, in sede parlamentare, le stesse forze sono riposte ad assumere in favore della Sardegna.