Intervento giornalistico – 1988

E così il prof. Paolo Savona, nel suo furore critico contro la Giunta, non conosce più né ostacoli né limiti.
Attacca perciò le incolpevoli statistiche responsabili di dare ragione alla Giunta e non esita ad affermare che i numeri non sono affidabili, che le notizie di stampa che ne danno ampia informazione sono sospette di clima elettorale.
Del tutto vano osservare come l’ISTAT dipenda dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che appare abbastanza disinvolto presumere che da quella parte si dia una mano elettorale alla Giunta sardista, laica e di sinistra della Sardegna; il prof. Savona cambia registro, recupera le cifre, le disaggrega e leggendone una parte pretende di aver ragione.
Esattamente contrario di quanto uno scienziato, quale egli è, dovrebbe fare.
Infatti, con un’operazione abbastanza arbitraria, valutando il tasso d’incremento del Prodotto Interno Lordo sardo costantemente superiore a quello dell’intero Mezzogiorno negli anni dal 1984 al 1988, si limita a citare solo il 1988 nel corso del quale ha invece registrato, pur incrementandosi in assoluto, una lievissima flessione che, per altro, nella seconda metà dell’anno ha ripreso il trend positivo superando il tasso d’incremento del Meridione.
Ma le sorprese non si esauriscono nell’arzigogolo. Divengono manifesta incoerenza testimoniata dalle parole dello stesso prof. Savona: nella relazione al bilancio del CIS di prossima approvazione si legge che “l’aumento del prodotto sardo (per il 1988) è…. pari a quello registrato nel Mezzogiorno”.
E allora perché scrivere il contrario nella polemica giornalistica? Di più: sempre nella relazione al bilancio CIS a firma del prof. Savona si legge ancora: “Sul fronte degli investimenti le indicazioni sono incoraggianti…” in quanto in atto “…una decisa ripresa della creazione di nuova capacità produttiva”.
Nella prossima replica il prof. Savona dichiarerà inaffidabili anche queste sue affermazioni?
Un ultimo rilievo della citata relazione al bilancio del CIS merita di essere sottolineato: il 61% delle domande di finanziamento nel settore industriale è finalizzata ad investimenti fissi e riguarda in larga parte nuove iniziative e non solo ristrutturazioni ed ammodernamenti come negli anni passati.
Concludendo: il prof. Savona ha molte cose da fare; forse tra Roma e Cagliari non sempre riesce a seguire tutto. Questo dovrebbe sconsigliargli polemiche del tutto gratuite e incoerenti.
Quasi un soprassalto di ostilità politica che ha tutta l’aria di elettoralismo negativo.
A questo punto credo che la cosa migliore sia che il prof. Savona si metta d’accordo con se stesso.