Interrogazione al Senato

SENATO DELLA REPUBBLICA – INTERROGAZIONE – Roma, 11 marzo 1977
(Con richiesta di risposta scritta)

MELIS. – Al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Marina Mercantile, dei Trasporti e delle Partecipazioni Statali.
Per conoscere quali provvedimenti si intenda adottare per risolvere il problema dei trasporti da e per la Sardegna. In particolare, constatata la sostanziale emarginazione della Sardegna dal contesto nazionale, emarginazione che si concreta:
A)    nell’insufficienza dei trasporti marittimi per passeggeri in coincidenza con il periodo estivo e feriale;
B)    nell’alto costo dei noli del trasporto marittimo da e per la Sardegna; constatato altresì che i fatti denunziati costituiscono un’iniqua discriminazione a danno della Sardegna impedendole di sviluppare in modo adeguato ed a livello di massa l’industria turistica potenzialmente presente nell’isola;
– ritenuto che, alla stregua dei servizi di trasporto oggi esistenti, la Sardegna può essere meta di vacanza per privilegiati che possono permettersi l’alto costo dei servizi aerei e degli yacht privati, escludendone, o rendendone comunque l’accesso penoso, umiliante ed economicamente oneroso, agli stessi 5-600.000 sardi emigrati per ragioni di lavoro nel Nord Italia ed all’estero;
– considerato inoltre che il trasporto marittimo ha raggiunto indici di costo enormemente superiori, sia per passeggeri che per merci, rispetto a quelli ferroviari per tratte di eguale distanza, e che tale fatto incide negativamente sul flusso di traffico commerciale sardo rallentandone le esportazioni e quindi scoraggiando la produzione dei diversi settori economici con diretta influenza sull’occupazione, atteso per contro che le merci importate costano ai sardi più che nelle altre regioni italiane;
– constatato ancora che i traghetti ferroviari statali assorbono una quota estremamente modesta del traffico marittimo e che per altro la rete ferroviaria sarda, rimasta immutata dall’epoca del suo impianto, non è in grado di incrementare l’originaria capacità di trasporto fissata in 500.000 Tn. annue, mentre la velocità di trasporto è assurdamente diminuita rispetto a quella delle vecchie locomotive a vapore;
– che mancano nei capolinea, sia nel territorio metropolitano che in Sardegna, attracchi in numero adeguato per i traghetti ferroviari e relative infrastrutture.
Tutto ciò premesso,
l’interrogante chiede di conoscere quali determinazioni si intendono assumere per superare l’inaccettabile disparità di condizione imposta ai sardi, studiando e finanziando un organico progetto di potenziamento dei porti sardi, delle relative reti ferroviarie e adeguando per numero e capienza le navi passeggeri e merci, parificando infine le tariffe a quelle ferroviarie;
e se non si ritenga che anche nel settore dei trasporti aerei debba esaminarsi l’opportunità di ampliare ed intensificare il servizio istituendo delle nuove linee con il nord e centro Italia ed in particolare sulle rotte Cagliari-Milano e Cagliari-Roma, per meglio e più razionalmente rispondere alla crescente domanda e rapidità di collegamento aereo emergente in Sardegna;
chiedono nel contempo che anche gli aereoporti sardi vengano finalmente dotati delle indispensabili attrezzature tecnologiche quali l’ILS per garantire la sicurezza degli equipaggi e dei trasportati.

MELIS
ANDERLINI
PINNA
GIOVANETTI