Interrogazioni con richiesta di risposta scritta – Senato della Repubblica – VII Legislatura – 249a seduta pubblica – mercoledì 19 aprile 1978

Giudice, Melis, Lazzari, Brezzi, Vinai, Masullo. — Al Ministro dei trasporti. — Rilevato il grave disservizio dell’Alitalia, tale che, anche prescindendo da eventuali e più o meno giustificabili rivendicazioni sindacali, rende addirittura eccezionale il caso di puntualità degli aerei, creando il caos più assoluto nel traffico nazionale ed internazionale ed arrecando gravissimo danno a numerosissime attività nazionali ed al turismo, gli interroganti chiedono di conoscere quali siano le cause o gli eventuali scopi di tale disservizio, che non ha riscontro, probabilmente, in nessun’altra linea aerea del mondo, e quali provvedimenti il Ministero intenda adottare per porre sollecitamente fine ad un tale stato di cose.

Annunzio di interrogazioni
Melis, Branca, Lazzari. — Ai Ministri della marina mercantile e della difesa. — Per sapere quali iniziative si intendano assumere per ricondurre entro limiti accettabili i divieti di pesca disposti dalle autorità marittime della Sardegna lungo le coste dell’Isola.
Si richiamano, in particolare, le ordinanze della Capitaneria di porto di Cagliari e di Olbia e dell’Ufficio circondariale di Arbatax, con le quali, sotto minaccia delle sanzioni di legge, vengono interdetti la navigazione, l’ancoraggio, la pesca ed i mestieri affini entro le acque territoriali e vengono dichiarate pericolose le zone di mare oltre tale limite per esercitazioni di tiro.
Le coordinate delle zone di mare dichiarate interdette o pericolose ricomprendono, praticamente, tutta la costa orientale e, inoltre, i divieti, che hanno attuazione dalle 7 alle 18, costituiscono motivo di progressiva paralisi delle attività di pesca, con gravissimi riflessi sull’economia dell’Isola e, in particolare, delle famiglie di pescatori costretti all’inattività o a sfidare, per necessità di sopravvivenza, le gravi sanzioni pecuniarie che vengono irrogate.
Sono da evidenziare, infine, gli atti di repressione posti in essere da aerei militari ed elicotteri che, abbassandosi a volo radente sulle imbarcazioni, terrorizzano gli equipaggi e lasciano cadere, vicino ai pescherecci, ordigni imprecisati che, per peso e volume, potrebbero provocare la morte di chi ne fosse colpito o gravi danni alle strutture. (…)